lunedì 13 aprile 2009

Una sera del 23 marzo 1963



Nella penombra della stanza,
gelida l’ala posò della fatale regina,
spento che fu di lei l’ultimo respiro,
avvolto in un silenzio di rovina.
La triste casa risuonò di gemiti,
di grida e pianto, sulle bianche trine
ma la morte non sentì il nostro pianto.
Nunzia perché non parli ? Nunzia ascoltaci
siamo tutti qui…No non ci lasciare !
Muovi quelle tue mani e con il tuo corpo
riprendi a camminare…
Così pianse la mamma, ma impassibile
rimase il volto del perduto amore,
e pianse ancora, ma inutilmente,
al cuor stringendoci
l’amato genitore.

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Antonio